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“Un pallone per il Paradiso”.
Nella primavera del 1998, “Il Vento” intitolava così la pagina dedicata alla straordinaria storia pastorale di Don Joe Galea. L’ 8 febbraio scorso, stroncato in poche settimane da un male incurabile, a soli 54 nni, Don Joe è ritornato alla casa del Padre. Originario dell’isola di Gozo (Malta), lasciò una promettente carriera da calciatore per il ministero sacerdotale, svolto interamente nelle periferie di Torino. Un prato ed un pallone per educare fanciulli e ragazzi secondo Gesù. Da qualche anno era parroco della comunità di 28.000 abitanti della SS. Trinità di Nichelino, succedendo a don Paolo Gariglio, dal quale aveva rilevato ’impegno nella pastorale dei Campi della Gioventù e degli Esercizi Spirituali. Oltre quattromila persone, profondamente commosse, hanno partecipato alla messa di sepoltura presieduta dall’Arcivescovo di Torino, cardinale Severino Paletto. Nell’omelia, sono stati ricordati l’impegno e la fede di Don Joe, testimone di Cristo risorto, che dà senso alla vita e alla morte ed apre alla speranza nella vita che non ha fine. Centocinquanta amici lo hanno successivamente accompagnato nella sua terra, a Gozo, per l’ultimo saluto. Alla Messa di sepoltura presieduta dal Vescovo Mons. Grech con 100 sacerdoti erano presenti i Presidenti della Repubblica e del Parlamento di Malta. Sepolto da principe, era figlio del Re, il Signore! Dedicheremo ampio spazio alla storia di don Joe nel prossimo numero de “Il Vento”.