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IL TUO APPROCCIO D’AMORE

 

Perdonami se mi permetto di indicarti "il tuo modo di Amare" e te lo insegno come se fosse la risultante di tre componenti matematiche, quasi come una faccenda di meccanica….

Le idee che cercherò di presentarti non sono farina del mio sacco; le ho raccolte tanti anni fa, ascoltando una conferenza in un Liceo-tecnico d’America, presso Scranton in Pennsylvania dove negli anni ’60 il mio Vescovo, l’indimenticabile e santo Card. Pellegrino mi mandò a studiare i rapporti che le scuole cattoliche parrocchiali intrattenevano con le industrie ed i programmi scolastici delle scuole professionali, con lo scopo d’impiantarne una nella periferia di Torino (1). Un mio antico amico, Mons. Madden, conduceva allora ai ragazzi della sua scuola di Meccanica un corso di educazione sessuale che mi impressionò moltissimo tanto che cercai di memorizzare quelle idee, per poi proporle lungo gli anni, agli adolescenti che avrei incontrato nel mio cammino.(2)

In quel corso si insegnava: la sessualità umana, giovanile, è polarizzata da tre inclinazioni istintive: la prima consiste in una naturale spinta verso l’altro sesso; la seconda in una sollecitudine particolare verso una sola persona dell’altro sesso, mentre la terza si rivela come un’attrazione fisica verso le persone del sesso opposto, sollecitata dal fascino delle forme corporee ed anche dai vari fenomeni della pubertà; essa perdura nel corso della vita.

Ora cerco di presentarti il quadro di queste favolose sollecitazioni.

Sollecitazione Generale

E’ facilmente constatabile come ognuno di noi porti con sé un desiderio innnato verso la compagnia e le gioie dell’amicizia.

Quali appartenenti ad un determinato sesso, "maschio e femmina Dio li creò!" (Gen. 1,27), ogni persona sente dentro di se una spinta verso le persone dell’altro "settore"; è una forte inclinazione che si esprime con intensità e modalità diverse ed ha come obiettivo sempre e solo le persone del sesso opposto: il maschio prova piacere nel pensare e nell’immaginare le ragazze e così la femmina è affascinata dai suoi compagni. Si tratta di una speciale sensibilità fascinante verso le qualità che contraddistinguono l’altro settore della vita umana.

Le componenti dell’amore umano sono dunque queste tre inclinazioni naturali che hanno come risultante quell’arte dell’amore che caratterizza il vivere normale degli uomini e delle donne….

Noi uomini, per esempio, siamo colpiti da ciò che qualifica maggiormente "Lei", come la bellezza, la tenerezza, la puntigliosità, la delicatezza, la femminilità in genere: ci rendiamo conto come solo queste nostre sorelline siano capaci di tanta grazia!

Le donne sono invece sensibili ad altre qualità quali la sicurezza e l’energia, il coraggio e la capacità decisionale, la costanza e la forza d’animo nella fatica; queste sono alcune delle qualità che cercano nei maschi.

Ciascuno di noi è portato a meravigliarsi di queste magiche caratteristiche fino a sentirne il desiderio della contemplazione: vederle, valutarle, parlarne, vivere insieme, ridere, confidarsi, scoprirsi come si è fatti, amarsi.

Risulta subito chiaro come le curiosità dell’uomo verso tutto ciò che è donna e della donna verso la mascolinità siano feconde.

Sono questi i sintomi che dicono come le ragazze e i ragazzi sono fatti per convergere verso una vita da svolgersi insieme.

Sono sentimenti, seminati dal Creatore nel cuore di ciascuno e la finalità è chiara come la luce: far scoprire l’altro o l’altra in forza delle sue qualità originali; rivelarne il mistero racchiuso e condurre ad una affabilità tale che porti all’amore vero e, in ultimo, al matrimonio e quindi alla perpetuazione della vita umana.

Problemi che sorgono

Generalmente questa tendenza alla socievolezza tra maschi e femmine è un vantaggio reciproco, perché abitua ad un rapporto sereno e fa superare incertezze e timidezze eccessive che non corrispondono al pudore ma possono rappresentare una futura incapacità a rapportarsi nell’amore.

Come per tutte le cose in medio stat virtus….

Per esempio, un pensare continuo all’altro sesso può far segnare il passo alla dinamica della crescita psicologica e morale in quanto un continuo riflettere la ragazza o il ragazzo, occupando stressantemente lo spettro della mente, riduce la potenzialità espansiva della socievolezza e dell’apprendimento e può fomentare fuori luogo il passaggio da quest’inclinazione generica ad un'altra tensione che chiameremo inclinazione fisica, la quale coinvolge energie passionali che al momento sono utili in altri ambiti.

Più avanti vedremo meglio di che cosa si tratta.

Certamente hai capito che la curiosità che riguarda l’altro sesso non è affatto negativa. Così il desiderio di conoscere tutte le realtà della natura fisiologica. E’ però facile che questo desiderio si faccia morboso e spinga ad una ricerca ossessiva di informazioni o di immagini che stimolino eccessivamente l’appetito fisiologico spingendolo a soddisfazioni legate alla sensibilità fisica della sessualità. Questo esercizio non giova ancora.

Dobbiamo riconoscere con sincerità un fatto: quando abbiamo bisogno di sapere qualcosa, per esempio sulla circolazione sanguigna, ci informiamo, apprendiamo e poi ne siamo sazi.

Quando invece la tematica riguarda la sessualità, il fenomeno è diverso perché la curiosità non si placa dopo l’informazione, bensì permane sotto forma di emotività che può stimolare altri processi di facilissima attuazione durante la pubertà. Ti cito un fenomeno comune nei tuoi anni, quello della masturbazione.

Non c’è da stupirsi che tutto questo accada; va tenuto presente il fatto lampante degli stimoli sessuali che caratterizzano questi tuoi anni e va contenuto e superato con delicatezza.

Cosa vuoi, l’istinto sessuale, come ogni istinto, ha la sua patologia e questa va messa in conto. E’ come mettersi alla guida di una potente automobile: bisogna conoscerla e aver imparato a guidarla!

Insomma, un bicchier di vino mangiando non fa male, ma se si beve di più o fuori tempo diventa patogeno. Come il fumare, o il fumare in una raffineria di petrolio, o seduto su un barile di dinamite….

Sollecitazione personale

In un determinato momento della vita è normale che succeda questo fenomeno: "a me piacciono tutte le ragazze del mondo (tutti i maschi se sei una ragazza), ma c’è una persona che mi prende l’anima molto più delle altre"….

Questa preferenza potrebbe essere un episodio di pura e semplice amicizia, ma potrebbe anche essere il segnale di un vero e proprio amore. Cerchiamo di vederci chiaro.

La semplice amicizia, quella che esiste per lo più tra persone dello stesso sesso, non monopolizza il cuore. Il legame tocca la ragione più che la sfera sentimentale.

E’ come dire, platonica.

La calma – che non equivale a freddezza – caratterizza la semplice amicizia; essa poi non comporta, se non eccezionalmente, manifestazioni fisiche quali gli abbracci, baci e carezze.

Si prova serenità e contentezza nello stare insieme ma non si diventa gelosi o inquieti quando l’amico/a è assente o se ne sta con altre persone….

L’attrazione amorosa invece, differisce dalla semplice amicizia per le sue manifestazioni emotive e per il fatto che essa ha un compito tutto suo nel piano naturale della sessualità.

L’aspetto più eclatante – che sarebbe inquietante quando sorgesse tra persone dello stesso sesso – è l’esclusivismo.

Una persona innamorata desidera continuamente la vicinanza e il "possesso" della persona amata.

Il solo pensiero che la persona amata possa provare sentimenti affettuosi verso altre, produce angoscia e gelosia.

Si sente irrefrenabile l’esigenza di un monopolio affettivo.

La base di una simile inclinazione è difficile da descrivere ma si capisce subito come non abbia nulla da spartire con la semplice amicizia per le caratteristiche peculiari: nell’amicizia semplice, l’amica o l’amico sono semplicemente buoni; nell’inclinazione sessuale personale la persona amata diventa meravigliosa!

Come incominci questa spinta d’amore non è facilmente catalogabile. Qualche volta inizia come un "colpo di fulmine", altre volte si forma poco a poco o magari cresce adagio….

La meccanica è tuttavia evidente: ciascuno di noi porta dentro di sé una numerosissima serie di antitipi psicologici… Mi spiego: dentro di noi, come antitipi psicologici, sono seminati gusti, desideri e istintività originali.

Ti propongo un esempio: non è vero che ci accade di ascoltare motivi musicali che ci lasciano indifferenti e poi, all'improvviso, sentirsi afferrati da un ritmo mai udito prima? Quasi che quella musica fosse seminata in noi da sempre?

La fenomenica della simpatia sboccia così….

Vedi persone dalla forma bellissima che oggettivamente giudichi molto belle, tuttavia ti lasciano indifferenti. Poi all’improvviso una persona più che normale o anche nemmeno ben forgiata ti catalizza tutta la tua simpatia.

Che cos’è successo?

E’ accaduto che un aspetto, una particolare tipologia di quella persona ha sollecitato la tua sensibilità che si muove da quell'’antitipo latente e ti procura una inattesa commozione.

C’è una ragazza molto comune con un "nasino a patatina": il nasino fa parte della sua particolare tipologia.

Se questo tipo (naso a patatina) coincide con il tuo antitipo (direi, un nasino rovesciato che è lo stampo esatto e combaciante di quello della fanciulla…) ecco che ti trovi improvvisamente affascinato da quella misteriosa bellezza (soggettiva) e tendi a giudicare la persona col filtro dell’emozione provata osservando il bel nasino a patatina: il nasino è simpatico, la fanciulla (o il ragazzo) diventa bella, ideale, affascinante, bellissima!

Se l’emozione è vicendevole – scrive Gerard Kelly nel suo testo per gli studenti d’America – l’innamoramento è ai suoi inizi: i cuori si bloccano, gli interessi si assimilano e tutte e due si convincono di essere anime gemelle fino a desiderare di unire e confondere le loro due vite per sempre.<<Quale perfetta spinta al matrimonio!>> (1)

Tutto ciò, tuttavia, è solo uno schizzo di quello che sarà il loro futuro amore: è un avviamento che potrà effettivamente sbocciare in un amore duraturo che condurrà al matrimonio, fatalmente, secondo il piano di Dio: "ciò che Dio unisce l’uomo non separi". <<L’attrazione sessuale, personale, serve come avviamento verso il matrimonio e nel matrimonio come magnifico aiuto ad una vita coniugale santa e felice>> (2)

Come non definire questa attrazione personale con la parola fidanzamento? E come non vedere in esso un tempo necessario di crescita dove lo Spirito Santo, tra incertezze e titubanze è in azione per coniare quell’autentico amore che si chiama matrimonio?

Vorrei sottolineare qui un particolare che potrebbe anche non risultarti ovvio: l’attrazione personale di per se è una spinta istintiva, non razionale. Si può seguirla oppure no, ma non va coltivata quando non si voglia o non si abbia la possibilità anche solo remota di sposarsi.

Questo perché una inclinazione così forte blocca il cuore e lo estranea da tanti altri affetti ed esperienze molto utili durante la crescita.

Il matrimonio è l’unico stato che richieda un simile amore, diversamente e solo un danno.

Per noi cristiani lo scopo divino del matrimonio è l’unione per l’intera vita fra un uomo e una donna (non tra due esseri come, più volte, nelle conferenze demografiche dell’ONU, qualcuno ha voluto insinuare. Purtroppo solo la Chiesa Cattolica si è schierata in prima linea nella difesa dell’ordine naturale della sessualità umana!).

La fedeltà totale e reciproca è la conseguenza essenziale dell’essere Sposi: ecco perché ognuno la promette quando si sposa: "prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, nella buona e cattiva sorte".(3)

<<Se le persone sposate sentissero solo amore spirituale oppure la sola inclinazione fisica, l’obbligo della mutua fedeltà sarebbe molto difficile, perché – nota il Kelly – né l’amore fisico né quello spirituale sono esclusivi, per cui è molto importante avere questa attenzione del cuore prima dell’unione e poi coltivarla religiosamente durante l’unione vera e propria. Sarà un aiuto ad essere immuni da altre suggestioni sentimentali durante il matrimonio>>.

Ma ha i suoi limiti…

Un’inclinazione cosi forte ed esclusiva è cosa seria e sacra, infatti ha un posto ben definito nella esperienza umana e nella Provvidenza divina. Questo non le toglie alcune fragilità.

Abbiamo detto, per esempio che l’attrazione è essenzialmente istintiva: è cioè legata, come "moto primo" alla banale coincidenza del tipo e dell’antitipo per cui il fenomeno in se stesso è irrazionale, cieco, istintivo.

Può accendersi per persone non idonee al matrimonio: l’innamoramento è fatto così, perché procede dall’istinto e va vagliato, guidato dalla ragione prima che si trasformi in fidanzamento.

L’Amore può nascere per una persona già sposata o consacrata al Signore e qui, per fermarti, ti soccorre il comandamento mosaico "non desiderare la donna o l’uomo d’altri".

Oppure può sorgere per persone troppo anziane, per un uomo o per una donna che non potrà essere mai un buon coniuge per i suoi precedenti, il carattere, l’età, ecc.

In tal caso, il cosiddetto "cuore in mano" dovrà sentirsi sopra il calore di una mano che dolcemente ma fortemente lo imbrigli e non lo lasci partire per relazioni così pericolose e sbagliate, senza futuro.

Ci si trova – in parole povere – di fronte ad una fascinazione che non è amore vero per cui questo sentimento va guidato con intelletto fermo, capace anche di distoglierti prima che essa diventi preponderante. E’ errato il detto "al cuore non si comanda!".

Occorre qui l’umiltà di chiedere consiglio ed anche invocare lo Spirito che ti aiuti a trovare la giusta forza per una correzione di rotta se si ravvisasse necessaria….

Un limite che va tenuto presente è quello di evitare che questa inclinazione faccia passi da gigante fino a diventare irresistibile e non più contenibile.

Ancora una volta i ragazzi cristiani tengano ben presente il cosiddetto fatto lampante degli istinti….E l’esigenza del chiedere consiglio ad un buon padre spirituale.

Sollecitazione fisica

Quando incontriamo una persona, che cosa ci succede?

Intanto incontriamo il suo corpo. Lo osserviamo, ci incuriosisce e magari ci affascina (tipo-antitipo) e poi ci commuove, cioè ci muove verso

Ci meravigliamo della bellezza che caratterizza quella persona, ed intanto il fascino delle forme ci prende la mano….

A questo punto nasce l’innato desiderio di scoprirla: si capisce che è all’interno di quel corpo che c’è la vera persona che abbiamo incontrato.

L’interno: dentro, cos’è, com’è, perché la persona è lì dentro.

Il suo splendido mondo interno: desideriamo subito calarci dentro, perché il cuore è lì dentro, l’intelletto è dentro e solo entrandovi nasce quella relazione profonda che si chiama Amore.

Questo discorso va bene sia sul piano fisico che spirituale. Ma l’inclinazione che ora mi sta a cuore dettagliarti non è più quella scoperta personale di prima, ma è la scoperta fisica….

Come dice la parola greca, physis, qui ci troviamo di fronte ad un attrazione dei corpi.

Un’attrazione che vede nel corpo della persona dell’altro sesso un mezzo naturale per soddisfare una forte voglia d’intimità, di passione, di possesso.

Una passione che spinge alla sua realizzazione mediante atti intimi che soli sono capaci di soddisfarla. Atti che partono dagli abbracci, vanno ai baci e alle varie effusioni fino alla vera e propria unione carnale.

Da un punto di vista somatico, questa inclinazione è simile a quella degli animali.

Gli animali hanno lo stesso stimolo, possono fare i medesimi gesti ed ottenere lo stesso piacere e le stesse conseguenze biologiche.

Ciò non significa che essa ci abbassi al livello degli animali, eccetto il caso di persone brutali che hanno perso il senso della coscienza morale.

In tal caso l’istinto ci porterebbe ad un livello infimo, più basso di quello animale perché le bestie, per le loro gestualità sessuali sono regolate dal ritmo cosmico mentre l’uomo è regolato dalla sola coscienza.

Non è buona scienza quella che considera il rapporto sessuale – quindi l’inclinazione fisica o attrazione dei corpi – solo dal punto di vista somatico. Questa inclinazione deve essere considerata da tutti i lati se si vuole scoprire la sua vera bellezza. La sessualità, infatti, è un linguaggio, una forma di comunicazione così profonda che il suo essere fraintesa da chi la esercita può creare gravi equivoci, ardui da raddrizzare. Evidenzierò qualcuno dei tanti aspetti…

Psicologicamente l’unione sessuale è l’espressione più nobile dell’amore umano. Moralmente è la conseguenza del massimo contratto che gli uomini possono sancire.

Non solo, ma è proprio dall’esercizio della sessualità umana che nella materia corporea si accende la scintilla dello spirito che da significato a tutta la creazione. La volontà di Dio di perpetuare una vita fatta a sua immagine e somiglianza prende le mosse proprio dal rapporto sessuale.

Non per nulla, nel vecchio Testamento all’ottavo giorno dalla nascita veniva praticata la circoncisione: quelle gocce di sangue che scendevano dal piccolo pene del fanciullino consacravano a Dio l’infante come dono e come artefice della volontà divina di perpetuare la vita sulla terra.

Dunque, l’inclinazione fisica fa parte della grande arte di Dio che diffonde la vita e consacra il cosmo al genere umano.

Il canto degli uccelli, il ronzio degli insetti, l’instancabile fatica senza fine della germinazione della natura vegetale e animale, il lavorio ostinato delle cellule è tutto frutto di quella Forza che appare fisica perché attrae i corpi, ma in realtà è l’essenza del mistero della vita; è il Verbo della vita che scuote l’universo e lo conduce secondo il progetto eterno del Padre.

Nell’uomo, questa forza che a tratti gli appare brutale, si sublima.

Subito la sente violenta; sto pensando agli anni della pubertà, alla forza che ti scuote tutto e ti spinge ad un corpo a corpo che celi con timore e fatica. Quasi tu debba scaricare in altre persone una energia prorompente, che senti di dover liberare dalla linfa che ti ribolle nel corpo.

Poi, crescendo nel timor di Dio e con l’aiuto della Grazia, l’altra persona ti appare come anima gemella per rispecchiarti, confortarti, vivere la vita e assumere insieme la responsabilità della paternità e maternità umana.

Può darsi che la disciplina cristiana dell’amore e della sessualità a tratti sia pesante – e anche molto! – per il giovane uomo. Chi, più di noi preti ne sa qualcosa?

Non per nulla la Bibbia aiuta l’anziano a piangere i peccati di gioventù….

Può darsi che a volte, nello sconforto e nella fatica ci si rifugi in momenti di vizio e di caduta.

Sono momenti, semmai.

Ma le difficoltà non oscurano la luminosità della vera natura dell’uomo che è ascensione, spiritualità, libertà, autocontrollo, armonia dell’eros con l’agàpe (=dono): dove l’eros appare come struttura o forma mentre il dono, l’agàpe come essenza o sostanza dell’amore.

L’inclinazione fisica diventa mistero, religiosità, forza spiritualizzante.

La vera fecondità associa Uomo e Dio nella generazione dello spirito.

Colui che ha scoperto Gesù Cristo non deve aver timore di rinnegare la legge della carne ma solamente deve partire e non fermarsi ad essa, per poi salire verso l’altezza del fiore.

La storia del fiore…: come la linfa sale per sbocciare in un fiore e poi in profumo e quindi nel frutto, così la sessualità sale per sbocciare nella famiglia.

Nel Canto dei Cantici l’intimo atto d’amore coniugale simboleggia l’amore di Dio.

Nella teologia cattolica del matrimonio, l’unione fisica del marito e della moglie è simbolo dell’unione di Cristo con la sua Chiesa. Tutto ciò manifesta la grande bellezza che può e che deve esistere nell’esercizio fisico del sesso, secondo il piano di Dio.

Iddio per uscire da se stesso, doveva muovere e agitare la materia. Giunto all’uomo che cosa fa?: gli pone davanti un’attrazione di bellezza…!

Capisci il segreto della tua emozione, della tua inclinazione verso l’altro sesso ed anche il perché di tanta attrazione fisica?

Lasciami chiosare le considerazioni circa l’attrazione reciproca dei corpi maschile e femminile riportandoti un’osservazione di un antichissimo naturalista latino, Plinio il Giovane (II sec. a C.).

Questo esimio studioso aveva allora catalogato la bellezza di circa 300 malattie degli occhi, gareggiando con la gnoscologia della medicina moderna. Aveva pure scoperto che le aquile – che lui riteneva rappresentanti degli animali più evoluti – erano monogamiche.

Un solo maschio per una sola femmina e quando uno dei due muore, l’altro se ne resta solo fino alla conclusione dei suoi giorni!

Ma la novità è un’altra: Plinio asserisce che questi eccellenti animali fanno precedere l’accoppiamento (quindi controllano la loro inclinazione fisica) da ben sette anni di fidanzamento…!

Solo dopo quel collaudo inizierà la "vita matrimoniale"

Nella storia dell’amore umano si esperimenta la misteriosa presenza di Dio nel puro, nel giusto, nel bello e nel dono; è la vitalità divina della Famiglia Trinitaria che è appunto l’Amore.

Presenza che si materializza nel Verbo che si farà carne per abitare con noi.

Presenza che si vive nell’esperienza coniugale e anche nella consacrazione totale a Dio.

E infatti sognando l’amore, che ad un ragazzo o ad una adolescente potrà accadere di riflettere sulla vocazione al sacerdozio o alla consacrazione della propria vita al servizio di Dio… e del prossimo.

A forza di chinarsi su una culla, ad un giovane o ad una ragazza può veramente sbocciare un sentimento che spinge a dedicarsi affinché tante culle siano piene di vita e l’abbiano in abbondanza.

Potrà scoprire che si può generare la vita eterna nei cuori degli altri uomini proclamando la Parola e celebrando i Sacramenti istituiti da Gesù.

E’ a quel punto che si può anche intuire più che in altre situazioni dell’esistenza che il "consummatum est" dell’amore, cioè la deflagrazione perfetta della sessualità, avverrà solo negli ardori infinitamente inebrianti del contatto divino di "Alfa" con "Omega", della creatura con il suo creatore, cioè in Paradiso!

(1) L’Autore nel 1968 aprì agli adolescenti una scuola di "Arti e Mestieri" nel quartiere torinese di Mirafiori Sud (S. Luca) e nel 1978 a Nichelino (affidata ai PP. Giuseppini del Murialdo). L’Arcivescovo di Torino era il Card. Michele Pellegrino.

  1. Modern Youth and Friendship – by Gerard Kelly S.J. – S. Mary’s Kansas USA, 1954.
  2. Rito Sacramentale del Matrimonio.
 
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