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Voi, chi dite che io sia ?

 

Un uomo come Gesù non è facile da capire, da comprendere. Certamente può lasciare, interdetto, stupito chi cerca di scoprirlo un po’ più a fondo.

Per chi è credente, affermare che era figlio di Dio non può essere una cosa scontata, se si prende sul serio la propria fede.

Scoprire chi era Gesù, quest’uomo che da 2000 anni è ancora sulla scena di questo mondo, dove tutto è destinato a sparire, che continua a far parlare di sé, non può essere qualcosa che si risolve con risposte facili.

Su Gesù sono state dette un’infinità di cose, sono state spese moltissime parole. Pare che non si possa fare a meno di dire qualcosa su di lui ; chiunque si trovi a confrontarsi con lui, si a dover rispondere alla domanda “Chi è Gesù ?”.

Questa era una domanda che Egli stesso aveva posto ai suoi discepoli, e anche loro si sono trovati in difficoltà a dare una risposta.

E ancora oggi è difficile sapere che cosa dire di fronte a questo quesito.

Nel corso della storia sono state date diverse risposte, o almeno ci si è provato.

Si può cercare di analizzarne alcune, e per fare questo mi baso su di un libro, che affronta proprio questo tema. Si tratta del libro di F. Ardusso, Gesù Cristo Figlio del Dio vivente, Ed. Paoline.

Secondo l’autore, nel corso della storia si sono delineate varie posizioni riguardo a Gesù.

 

Una prima posizione nei confronti di Gesù è quella degli ebrei, i suoi compatrioti, di cui condivideva la religione di origine. Essi hanno sempre considerato negativamente Gesù, basti pensare al suo rapporto con i farisei, quelli che al tempo erano una sorta di estremisti in fatto di religiosità nell’ambito ebraico. Questo atteggiamento è continuato nei secoli a seguire.

Per loro lui non era il Messia che attendevano, bensì un impostore. Solo di recente questa posizione è stata rivista, per cui Gesù è stato un eminente ebreo, che ha cercato di vivere in modo nuovo la legge di Mosè, non solo come una pratica esteriore, fatta di precetti e regole, ma in maniera più profonda.

 

La seconda posizione, è quella degli umanisti laici, che vedono Gesù come un uomo eccezionale, che però non avrebbe nulla di ciò che gli viene attribuito come “divino” ; sarebbe stata solo la religiosità degli uomini che gli ha dato queste prerogative ; è solo il culto cristiano che lo vede con un essere divino, è questo è frutto di una illusione che gli uomini si sono costruiti. Per costoro non è possibile accettare che un uomo sia anche Dio, che un essere finito abbia un qualche significato assoluto, valido per tutti e sempre.

 

Anche se la storia ha travolto il marxismo, anche questo movimento ha avuto una notevole importanza per ciò che ha detto di Gesù. Secondo i pensatori marxisti Gesù era un uomo che ha portato un messaggio rivoluzionario, che si è messo dalla parte dei poveri, degli oppressi e che per questo è stato ucciso. Ciò che conta di lui è il suo progetto di fondare una società nuova, per la quale ha lottato ed è morto. Ma secondo questa corrente di pensiero, non c’è stata alcuna resurrezione di Gesù. Era insomma uno che si era reso conto che c’erano molte cose che non funzionavano, e che ha cercato di farle cambiare, ma come l’ha fatto Lui lo hanno fatto poi tanti altri che si sono battuti per la causa dei più deboli per avere un mondo più giusto.

 

Anche il movimento giovanile del ’68 si trovò a confrontarsi con Gesù : secondo alcuni esponenti, Gesù era un anticonformista, uno che si è liberato da tutti i suoi bisogni, che ha saputo lasciare tutto per poter vivere libero senza essere incastrato dai doveri che ci vengono imposti da un certo tipo di vita.

 

Ancora parlano di lui le varie sette religiose, che hanno tanto successo di affiliati, considerano Gesù uno degli uomini attraverso il quale il divino si manifesta ; Gesù è solo uno di questi modi tra i tanti, è si importante, ma non ha valore assoluto. Ha detto cose che fanno riflettere, che possono dare qualche spunto, ma nulla di più.

 

Un’altra posizione hanno assunto certe correnti di pensiero psicologiche, che vedono Gesù come un uomo che ha saputo dare risposte alle domande più profonde dell’uomo, di risolvere le tensioni, le cause di nevrosi, sapendo dare fiducia in se stessi. Era insomma una sorta di guaritore, che è stato in grado di sollevare l’uomo dai suoi pesi interiori. Ma non ci si chiede come abbia potuto fare tutto ciò ?

 

Anche la Chiesa stessa ha dato una varietà di interpretazioni di Gesù : basta leggere i vangeli per vedere come siano sottolineati diversi aspetti della sua persona : Giovanni si sofferma spesso sul fatto che fosse il Figlio di Dio, sul suo carattere divino ; Matteo lo vede come un Maestro, uno che insegnava molte cose attraverso le parabole ; Luca come l’amico degli ultimi, dei più poveri ; Marco come il Messia sofferente e nascosto.

 


 

 

 

Comunque per la Chiesa Gesù è innanzitutto un uomo attraverso il quale Gesù si è manifestato pienamente, portando la salvezza a tutti gli uomini.

Come si può capire da questa breve analisi, di Gesù si possono dare svariate interpretazioni, averne immagini diverse, a seconda del punto di vista dal quale si parte, del modo di interpretare la realtà.

Forse ognuno ha un modo proprio di vedere Gesù.

Non si può però dire che qualsiasi visione di Gesù vada comunque bene.

Innanzitutto occorre che la risposta alla domanda “Chi credete che io sia ?” si basi su un fondamento storico certo.

Molte delle immagini di Gesù non reggono di fronte ad un’indagine storica approfondita, basti pensare a ciò che viene proposto dalle varie sette religiose, dove si può trovare di tutto, meno ciò che si può dire storico.

É quindi importante avere conoscenza di quali siano le fonti storiche alle quali si fà riferimento, per conoscere su che cosa si basa il messaggio che viene annunciato.

Questo è il primo passo, ma non basta perché ogni messaggio pur essendo storicamente provato, viene poi interpretato.

Occorre andare ancora più a fondo. Per scoprire Gesù non basta cercare di cogliere il suo messaggio, come fosse uno dei tanti maestri che hanno dato insegnamenti morali elevati e di grande valore.

Quando si vuole scoprire qualcosa di una persona, si deve “entrare in contatto”, avere un rapporto con essa, scambiare qualcosa.

Così è con Gesù : non basta capire, studiare, riflettere, che è comunque importante per evitare di crearsi immagini sfocate di Gesù, ma quando si vuole capire cosa cerca di dirmi un’altra persona devo fare lo sforzo di avvicinarmi ad essa ; occorre lasciarsi andare, provare a vedere la vita come la vedeva Lui, altrimenti non si può scoprire nulla di nuovo da ciò che Gesù vuole dirmi oggi, nel mio presente ; quello che ha detto può non sembrare credibile (come sarà sembrato a molti suoi contemporanei, che non lo hanno seguito, che sono arrivati a farlo condannare a morte).

Il messaggio di Gesù è un messaggio che si basa sull’Amore, di cui Egli si è fatto segno ; portatore dell’amore di Dio per tutti gli uomini. E su questo Amore ha fondato un nuovo Regno, ha dato il via a nuovi rapporti con Dio e tra gli uomini, proprio come Lui ha vissuto questi rapporti : chiamava “Abbà” ( = papà, un titolo affettuoso paterno in aramaico) e amici gli uomini che ha incontrato.

Ecco che diventa necessario entrare nell’ottica di Gesù, che comporta il mettersi in discussione, specie sui punti di maggiore contrasto della nostra vita, quelli che rischiano di mettere in crisi il nostro modo di vedere il mondo.

E tutto questo Gesù l’ha fatto per sempre grazie al sacrificio della sua vita e grazie alla sua Resurrezione, con la quale Dio Padre ha dato un valore universale al messaggio di Gesù, per cui è qualcosa che riguarda tutti gli uomini di ogni tempo, poiché li può salvare e aprire loro una nuova speranza, che va oltre tutto ciò che è di questo mondo.

Bisogna chiedersi che valore aveva effettivamente quest’uomo che viveva 2000 anni fà in Palestina, che diceva di essere il Figlio di Dio ; era soltanto un grande uomo che ha portato un messaggio di bontà all’umanità o effettivamente era qualcosa di più ?

E come mai tanti uomini nel corso dei secoli hanno trasmesso il suo messaggio ?

Se era risorto dalla morte certamente questa è una notizia che può cambiare tutto nella storia dell’uomo, sia perché questo avvenimento è portatore di una notizia su ciò che sarà dell’uomo dopo la dipartita da questo mondo, sia perché Colui che ha vissuto questa esperienza assume un valore particolare (e su questo argomento si vedono le differenze tra la resurrezione di Lazzaro, che torna a vivere una vita normale, e la resurrezione di Gesù, che vive la nuova vita).

É solo alla luce della Resurrezione che si può interpretare tutto quello che poi gli apostoli e la Chiesa hanno detto e fatto in nome di Gesù, il modo cioè di trasmettere quella “lieta novella” (= Vangelo). Senza tener conto di questo annuncio, che Gesù è stato crocifisso ed è risorto da morte (che è il nocciolo dell’annuncio che gli apostoli fecero) si possono dire le cose più disparate su Gesù, dare qualsiasi tipo di interpretazione.

Come avrebbero potuto avere la forza e il coraggio di affrontare l’avventura di portare nel mondo se non avessero avuto una qualche certezza sulla vera natura di Gesù, quei primi apostoli, che giocarono tutta la loro vita su questa scommessa ?

E noi oggi su che cosa siamo capaci di scommettere ? Su un ateismo razionalista, su un cristianesimo di facili risposte o su un cristianesimo che chiede continuamente delle risposte ?

Certamente per nessuno è facile trovare delle risposte, ma occorre mettersi in discussione per poter sperare di trovare una qualche risposta e arrivare a conclusioni su cui poggiare saldamente la nostra fede e la nostra vita.

 Vittorio Germone

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"Questa pagina web è stata creata come esercizio da Carlo Auricchio, allievo del corso UNI3-Nichelino di Informatica Avanzata"
 

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