Cristo è il Verbo del Padre: il figlio unigenito, naturale. Tutti noi per il dono del Battesimo non siamo più creature di Dio soltanto...
La vita di Dio (S. Paolo la chiama Pneuma) si è perfettamente “miscelata” alla nostra “vita psichica” o spirito umano.
Così lo spirito umano è assunto a dignità eterna di figlio di Dio.
Figli adottivi di Dio: per adozione, siamo figli!
Ma i figli adottati hanno gli stessi diritti (e doveri) del figlio naturale, tanto che possiamo chiamare Fratello il Verbo fatto carne: Gesù.
Stessi diritti: cibo (pane), casa (il mondo, le stagioni, il tempo), eredità (la visione beatifica).
Stessi doveri: Sì, il Verbo incarnato vivendo nella storia ha assunto in sé la condizione di Servo del Padre (e l'ha servito servendo l'uomo!); di povero (non nel senso di straccione ma di creatura che non si lascia fagocitare dalle cose).
La povertà è uno Spirito, ma marcia in avanti, come la verginità, altra caratteristica del fratello Gesù.
Ubbidiente fino alla morte, anzi alla morte di croce e questo il Signore dai suoi figli lo desidera perché sa che è lo strumento della santificazione e della salvezza personale e collettiva dell'umanità.
Non è da tutti essere Figlio di Dio!
Marco Cigliutti