Cerca sul sito:



Spirito Santo
Spirito Santo come via alla santità

 

 

CONTINUA > 

 

LA VITA NELLO SPIRITO, VIA ALLA SANTITA' 

Un'altra cosa in 16,13: "Lo Spirito di verità vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parierà da sè, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future". Lo Spirito aiuta nel processo di maturazione dell'uomo. C'è un cammino graduale; il Signore non darà mai un carico superiore alle nostre possibilità o ai nostri desideri. Però lo Spirito è ciò che ci guida a questa completezza; Paolo dice che lo scopo della vita cristiana èarrivare alla piena maturità in Cristo. Noi dobbiamo realizzare la nostra immagine di Dio1 la nostra vera natura. Chiaramente lo Spirito non è un principio distinto; in realtà il mistero della Trinità lo esprimiamo come unità nella natura e Trinità delle persone. Quello che è del Padre e del Figlio èanche dello Spirito. Lo Spirito è il grande sconosciuto. Bisogna farne esperienza. Noi Sappiamo che la persona dello Spirito Santo è presente dalla incarnazione quando Cristo è stato concepito per opera dello Spirito Santo.Lo ritroviamo nel ministero pubblico di Gesù. Nel Battesimo c'è la prima Epifania dello Spirito Santo. Quindi nei momenti salienti vediamo che gli apostoli lo hanno percepito. Nel deserto Gesù è guidato dallo Spirito. 
Gesù parla dello Spirito quando a proposito della preghiera dice: bussate e vi sarà aperto (Lc 11113). 
Una cosa interessante riguardo l'insegnamento di Gesù sullo Spirito Santo è in Lc 11~2, nella formula breve del Padre Nostro. SMassimo il Confessore riporta una variante: al posto di "venga il tuo Regno" c'è "il tuo Spirito Santo venga su di noi e ci purifichi (cfr. Filocalia: Commento al Padre Nostro). 

SPIRITO SANTO E LITURGIA 

Vorrei concludere con altre due direttive di percorso. La presenza dello Spirito Santo nella Liturgia. Noi veniamo battezzati nei nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo; non possiamo vedere Cristo nella sua verità se non nello Spirito Santo. E quindi i sacramenti sono la manifestazione nel tempo, la diffusione di quell'evento che si è rivelato 2000 anni fa ma che è da sempre; la liturgia attualizza e anche noi come battezzati dovremmo essere 'segno di questa realtà. La cosa essenziale è prendere coscienza dell'importanza ditale realtà. Lo Spirito vivifica i discepoli e la Chiesa, ricordiamo la Pentecoste (At. 2,1-13). 
Notiamo nel capitolo 6 di 5. Giovanni che nell'evoluzione verso la maturità spirituale i discepoli tendono ad aderire a Gesù. Molte persone non capiscono il senso del discorso eucaristico e se ne vogliono andare. 
Allora con un atto di fede c'è la famosa frase di Pietro a nome degli apostoli: "Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna" (Gv.6,68). Subito dopo l'episodio della moltiplicazione dei pani troviamo in Mt.16,16 Gesù che chiede: "Chi dite che io sia?", e Pietro: "Tu sei il Cristo di Dio". "Beato te, Pietro, perché nè la carne nè 1/ sangue te lo ha rivelato ma il Padre mio che è nei cieli". Quindi sono cose che vengono da una dimensione più alta. Però dopo due minuti, quando Gesù dice che deve andare a Gerusalemme per soffrire-morire-risorgere, Pietro dice: "non sia mai . Però, vedete, la comprensione spirituale di Pietro viene e va, è ad intermittenza. 
Perchè voglio sottolineare questo? Perchè pure nel nostro grado di maturità spirituale a volte siamo un pò a intermittenza. Ma dobbiamo chiedere al Signore di avere quell'esperienza più profonda che avviene nella Pentecoste come abbondante effusione dello Spirito. Sacramentalmente l'abbiamo ricevuta con la Cresima, però, non l'abbiamo pienamente realizzata fino dentro al cuore;

i santi l'hanno fatto un pò di più. Gli Apostoli erano paurosi anche dopo la resurrezione. Ad un certo punto furono toccati dallo Spirito di verità, di amore, di forza; escono, annunciano il Vangelo, fanno cose inaudite. Quindi anche all'interno della Chiesa dovrebbe esserci questa dinamica per rafforzare l'uomo interiore. 

LA PREGHIERA EUCARISTICA 

Un altro accenno che vorrei fare è sulle preghiere eucaristiche. 
Quando il mistero di incarnazione, la presenza di Cristo nel suo sacrificio si attualizza sacramentalmente nell'Eucarestia, ogni giorno, nelle mß_ _epiclesi si invoca il Padre che mandi lo Spirito. Lo Spirito Santo ripresenta nell'Eucarestia lo stesso Cristo con tutta la sua completezza: dove c'è Cristo c'è il Padre, c'è il Figlio, c'è la ricapitolazione di tutto l'universo. Un sacerdote ortodosso mi diceva che loro consacrano il pane lievitato con una quadrupla incisione che si riferisce: sul lato alto sinistro Cristo immortale e potente vincitore della morte1 a destra in alto la beata Vergine Maria, Madre della Chiesa e dei santi; in basso a destra i nove cori angelici e poi a sinistra in basso i defunti. 
LEucarestia è a beneficio di tutti. Dove c'è l'Eucarestia c'è tutto. 
E' il culmine della vita della Chiesa. Dobbiamo ringraziare per come si è evoluta la disciplina della pietà eucaristica: 5. Francesco ai suoi tempi prendeva l'Eucarestia sei volte l'anno perchè era consentito ricevere l'Eucarestia solo nelle grandi feste. Lo Spirito Santo nella liturgia è lì presente. Un'esperienza bella è ascoltare la Messa come suggerita dallo Spirito. Ogni cosa che si riferisce a Cristo viene dallo Spirito Santo. 
Quando riesco ad ascoltare la Messa come un suggerimento che lo Spirito dà a me e alla Chiesa, è molto più profondo l'effetto che la liturgia esercita sulla mia anima. 
Vorrei citare Giovanni Paolo Il: "Lo Spirito paria a tutti gli uomini di buona volontà nel cui cuore opera invisibilmente la grazia; Cristo, infatti, 'è morto per tutti e la vocazione ultima dell 'tiomo è effettivamente una sola, quella divina, perciò dobbiamo ritenere che lo Spirito Santo dà a tutti, nel modo che Dio conosce, la possibilità di essere associati al mistero pasquale"(cfr. Gaudium et spes n022: in Dominum et vivificantem). 
Questo è molto bello e quindi viviamolo in prima persona e aiutiamo gli altri, cristiani e non cristiani, ad accedere a questo grande mistero. 
Finisco con questa ultima citazione del metropolita greco ortodosso lgnatios del patriarcato di Antiochia: "Senza lo Spirito Dio è lontano, il Cristo resta nel passato, il Vangelo lettera moda, la Chiesa una sempilce organizzazione, l'autorità una dominazione, la missione una propaganda, il culto una evocazione, l'agire cristiano una morale da schiavA Ma in Lui, nello Spirito, il cosmo è sollevato e geme nel parto del regno, l'uomo lotta con tro la carne, Gesù Cristo Signore risorto è presente, il Vangelo è potenza di vita, la Chiesa è segno di comunione trinitaria, l'autorità è servizio liberatore, la missione una pentecoste, la liturgia è memoriale e anticipazione, l'agire umano è deficato" 

(cfr. Cat. degli Adulti n.174)

 

Prof. Massimo Siani

F.I.E.S. Regione Campana

Cava dei Tirreni 15-11-97

(Condensato dalla redazione)

 

 

Pagina precedente  | Pagina successiva  | Home Page  | Scarica PDF  |
"Questa pagina web è stata creata come esercizio da Carlo Auricchio, allievo del corso UNI3-Nichelino di Informatica Avanzata"
 
 

Informativa sull'utilizzo dei cookie.
Questo sito utilizza cookie tecnici, di terze parti e di profilazione (propri e di altri siti) per migliorare la tua esperienza di navigazione. Se vuoi saperne di pił o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui.
Se clicchi su OK oppure chiudi questo banner, acconsenti all'uso dei cookie. Ti ricordiamo che la mancata accettazione dei cookie tecnici potrebbero impedire alcune funzionalitą di questo sito.