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Riflessioni
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Fede, amore e ragione
Fede e ragione
P
roprio in questi ultimi tempi
scellerati si mette l’accento
sulla ragione, proponendola in
antitesi alla fede. Ma il ragiona-
mento è semplice: la Ragione ser-
ve per trovare la Fede... e la Fede
giova per non perdere la
Ragione! Se esiste la creazione
non può non esistere un
Creatore, per cui non credere in
Dio risulta irragionevole!
Questo sillogismo, prima o poi,
gli uomini sono costretti a capir-
lo, e se proprio non vogliono ca-
pirlo, non riusciranno a toglierse-
lo da dentro.
Forse, qualche uomo talpa, ma-
gari anche coperto di titoli acca-
demici, di libri polverosi, di pas-
saggi televisivi, questo ragionare
semplice lo rifiuta, perché non
sopporta che “con la bocca dei
bambini e dei lattanti, Dio affermi la
tua potenza contro i tuoi avversari
per ridurre al silenzio nemici e su-
perbi” (Salmo 8)
Sì, credere è ragionevole e rende
ragionevoli. “La fede nel Signore
Gesù Cristo – scrive il carissimo
Cardinale Biffi – ci salva, prima di
tutto, dalla perdita della ragione”.
Il Dio cristiano si è rivelato come
Ragione e come Amore; afferma
Papa Benedetto XVI: “Dio è
Spiritus creator, è Logos, è Ragione e
per questo la nostra fede è una cosa
che ha a che fare con la ragione, può
essere trasmessa mediante la ragione
e non deve nascondersi davanti alla
ragione” (Benedetto XVI ai Ve-
scovi svizzeri, 9/11/2006).
L’umanità senza fede
V
edete cari lettori: l’uomo sac-
cente pensa di non avere
niente e nessuno sopra di sé e fi-
nisce con il credersi onnipotente.
Ma poi, non disponendo nemme-
no lui di un’intelligenza adegua-
ta a capire l’infinito o anche solo
a giustificare le proprie indigen-
ze, con la prospettiva certa della
morte corporale, impazzisce!
Non c’è scampo da questa stret-
toia, se si è superbi. Non c’è stato
scampo per l’autore dell’Anticri-
sto, Nietzche, suicidatosi a
Torino all’inizio del secolo scor-
so... e neppure per il Vate
D’Annunzio che, nonostante l’i-
conografia dica altro, è morto
suicida in quel di Monza. La stes-
sa disperazione ha travolto mol-
tissimi altri “sapienti” che prete-
sero di segnare la cultura del loro
tempo.
Ci sarebbe da sorridere se l’atti-
vità di questi pensatori non fosse
così folle... proprio come il “fol-
le” di Nietzche, che girava per il
suo villaggio chiedendo a tutti:
“dov’è Dio.” e da tutti si sentiva
rispondere con serafica calma:
“Dio. E’ morto”... e lui impazzi-
va.
“La nostra fede non deve nascondersi
davanti alla ragione” - Benedetto XVI
"Questa pagina web è stata creata come esercizio da Carlo Auricchio, allievo del corso UNI3-Nichelino di Informatica Avanzata"

 

 

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