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Riflessioni
Ci sarebbe da ridere, se le conse-
guenze di questa attività “pensa-
toria” non operasse lo scempio
che sta ottenendo nella gente
sempliciotta che accoglie quel
pensare come oro colato...
Riflettiamo solo sull’eugenetica,
sull’eutanasia, sul “matrimonio”
tra persone dello stesso genere
sessuale, unito al diritto ad alle-
vare pure figli adottati o trapian-
tati nel proprio utero grazie al se-
me di un oscuro donatore...
Sfidando l’isolamento e la deri-
sione, la Chiesa con assoluta ra-
zionalità annuncia a cristiani e a
non cristiani che questi sono "va-
lori non negoziabili", perché sa
che senza questi, l’umanità va al-
la deriva e si annienta.
L’amore di Maria
A
scoltatemi bene: la nostra re-
ligione è nata dal Mistero di
una Vergine, che è diventata
Madre!
Madre di un Figlio che è suo, ma
soprattutto dell’Onnipotente, il
quale ha voluto mettersi nei pan-
ni dell’umanità per farsene carico
e portarla a salvezza.
Sia chiaro che in questa faccenda
– per nulla fiabesca – la ragione
ha il posto predominante: basta
studiare la filosofia, la storia e
l’archeologia per scoprire e capi-
re quanto tutto sia logico e stori-
co, soprattutto! Anche quando ci
sono aspetti che superano la no-
stra razionalità, sono cioè trans-
razionali!
Per di più, questa storia ha una
componente unica al mondo, an-
che se disconosciuta: l’amore!
Un amore che fuoriesce dall’ute-
ro di quella Vergine... e dilaga per
il mondo da oltre 2000 anni, cam-
biando gli istinti bestiali del cuo-
re umano in sentimenti di abne-
gazione.
Lo so bene che il culto Mariano fa
sorridere i “sapienti” perché lo
considerano cosetta da donnine.
Succede anche a qualche uomo
di religione che si crede molto
colto: questi è soddisfatto perché
legge i “Padri della Chiesa” e l’
“Antico Testamento” direttamen-
te dal latino, dal greco antico o
dall’aramaico...
Bellissimo un passo del testa-
mento del Grande Papa Giovan-
ni Paolo II: “La vittoria, quando
verrà, sarà una vittoria mediante
Maria Santissima”. Non per nulla
quel Santo Padre si dichiarava di
Maria, “Totus Tuus”, fervida-
mente.
Non vergogniamoci di essere de-
voti della Madonna; anche in
questo secolo, come in tante altre
occasioni (pensiamo a Lepanto,
nel 1571, quando la Vergine im-
plorata dalla cristianità ci salvò
dall’invasione saracena), sarà an-
cora Lei a cavarci dai nostri volu-
ti guai.
Non è vero che se l’umanità fosse
stata un po’ più attenta alla sua
maternità, tantissime maternità
sarebbero state salvate. Non ci
sarebbe questa crisi demografica
che ci congederà dall’Europa a
beneficio dell’Islam! Oppure, se
avessimo presentato attenzione
ai messaggi di Fatima, quando,
nel Maggio del 1917, si prean-
nunciava l’orrenda tragedia del
Comunismo e la conseguente
inumana violenza del nazismo,
quanti milioni di persone sareb-
bero state risparmiate. 150 milio-
ni di uomini furono uccisi dal co-
munismo e dal nazifascismo!
Logica e amore materno
M
entre scrivo, accanto a me
ci sono due sacerdoti afri-
cani che sono venuti a soccorrer-
mi in Parrocchia. Sono del
Ruanda. Là, nel 1994 quando era-
no appena studenti si scatenò
una mattanza che in 100 giorni
uccise un milione di creature
umane. Proprio laggiù, a Kihebo,
dodici anni prima Maria era ap-
parsa per predire l’imminente
tragedia e supplicare di evitarla,
insegnando pure come fare... ma
i sapienti d’allora irridevano i
credenti.
E in Bosnia, a Medjugorie. La
Regina della Pace richiamava al-
la conversione e al rispetto del
comandamento dell’Amore; an-
che allora la previsione era triste:
“Se non inizierete ad amarvi come
fratelli vi ucciderete come belve; la
tragedia è imminente!”
Chi l’ha ascoltata. La tragedia è
piombata puntuale, frutto di
quella malizia umana che la
Madonna cercava di esorcizzare
invitando alla preghiera e alla
conversione.
E’ stato Gesù a definire Satana il
principe, il dominatore di questo
mondo e Maria la Madre amoro-
sa di tutti i credenti.
Allora ci affidò a Lei perché fosse
la Madre che porta a salvezza i
suoi figli nel corso dei secoli:
questo affidamento avvenne
mentre Maria e Giovanni erano
ai piedi della Croce.
Com’è ben ragionata questa no-
stra fede, fatta di logica stringen-
te e di amore materno. “Questa
ragione eterna ed incommensurabile
non è soltanto una matematica del-
l’universo. Questa ragione – dice il
Papa – ha un cuore, tanto da poter
rinunciare alla propria immensità e
farsi carne”!
don Paolo Gariglio
"Questa pagina web è stata creata come esercizio da Carlo Auricchio, allievo del corso UNI3-Nichelino di Informatica Avanzata"