Ma se la Chiesa è troppo laica...
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Ricorderai la sostanza
degli elaborati culturali di fine anni '70: "siamo entrati nella post
modernità e Dio è morto, la religione è finita e con
essa ogni bisogno di trascendenza". Si enfatizzava così.
A 25 anni da quelle sentenze nel mondo sono sorte ben 20.000 nuove
religioni. . .
In realtà il post-moderno si sta rivelando luogo privilegiato
per la rinascita religiosa o "multireligiosa". Si rivela il tempo adatto
per rispondere ad un imprevisto nuovo bisogno di spiritualità!
Prendiamo ad esempio un fenomeno che raccoglie nel mondo l'adesione
di tantissimi giovani, forse più di quanti ne attragga il Cattolicesimo
(della gioventù cattolica ricorderete la punta dell'iceberg apparsa
a Parigi nell'agosto u .s....): la New Age.
NEW AGE
I profeti o "cospiratori" della Nuova Era oggi dicono che l'uomo si
libererà del materialismo e supererà i limiti stessi del
Cristianesimo perché l'io personale è destinato alla danza
cosmica, cioè a partecipare al Grande Tutto che è il motore
dell'Universo...! |
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Qualcuno si è affrettato a definire questa visione trascendentale
una "spiritualità del dopo barba". Sbaglia, proprio perché
è una spiritualità che affascina le anime vergini culturalmente
imberbi. é una religiosità.
Domandiamoci perché è sbocciato questo fenomeno o il
fenomeno di tante altre spiritualità alternative di tradizione orientale
come le tecniche della pratica yoga, gli esercizi di meditazione profonda,
di respirazione, training, lo spiritismo chiamato channeling o l'astrologia?
Ecco la risposta: la religiosità è ascritta nel cuore
umano ma il Cristianesimo alla nuova generazione non appare sufficientemente
affascinante!
Fu già così per il comunismo: molti cattolici trasbordarono
perché la sociologia cristiana e la carità non li appagava
abbastanza...
Queste nuove proposte spiritualistiche giocano su un elemento proprio
del Cattolicesimo: la vita oltre questa vita, coniugata con le gioie del
cuore e del corpo come risposta all'interrogativo: che sarà di
me?!
Nel Cristianesimo questo elemento è fondante: Dio è l'unico
Grande Tutto che si è fatto Uomo per offrirsi in riscatto per i
nostri peccati e meritarci la Vita Eterna. Cristo morto è risorto
e rimasto presente con noi: si relaziona nell'Eucarestia, nella preghiera
e ci accompagna fino alla casa del Padre che raggiungeremo il giorno della
morte.
Allora se il Cristianesimo, su un fondamento dottrinale e storico e
taumaturgico (cioè fondato sulla prova dei miracoli) insegna proprio
tutte queste certezze, perché la gioventù è meno affascinata
e si rivolge a fantasie per nulla provate?
Mi pare che la risposta sia semplice: la Chiesa Cattolica (dopo
che il Concilio di Trento - fine secolo XVI - purificò l'essenza
della sua fede) è diventata sempre più una scuola etica,
semplicemente supponendo la fede presente in ogni uomo battezzato. L'essenza
(cioè che Dio si è incarnato, ci ha redenti e abita in
noi) è stata progressivamente obliata, o forse solo troppo
facilmente supposta.
TORNIAMO "Al SANTI VECCHI"
Mi fa male al cuore
quando ascolto prediche quasi per intero incentrate sul sociale, oppure
sulla morale umana.
Mi fa male quando vedo strutture imponenti totalmente dedicate a promuovere
lo sport, l'istruzione, I'uscita dalla tossicodipendenza, l'assistenza
materiale dei poveri e degli emarginati ma poco attente a dire che Cristo
è il Vivente e che la salvezza dell'uomo è legata all'impegno
che ciascuno dedica per farsi dimora di Lui.
Si tratta della vita nuova preannunciata da Gesù a Nicodemo
(Gv. 3) e comunicata dalla Chiesa mediante i sette Sacramenti per mandato
di Gesù stesso (Gv. 19,20).
Questa nostra situazione mi fa pensare alla denunzia dell'eresia dell'azione
che Pio Xll formulava cinquant'anni fa dicendo allora che essa era un pericolo
incombente.
Ho ancora negli occhi le immagini straordinarie dell'ultima Veglia
Pasquale nella mia parrocchia dove il fuoco nella piazza simboleggiante
l'eternità della vita divina si comunicava al cero (= Verbo di Dio
fatto carne) e da questo ai battezzandi. |