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ANCHE LA STORIA VUOLE LA SUA PARTE

STORICO:

1) Della storia, che appartiene alla storia...

2) Che è realmente accaduto, che non è inventato, di cui si possono portare delle prove... (da vocabolario della lingua italiana, Zingarelli)

 

Non è difficile accettare che personaggi come Cesare Augusto, imperatore dell'antica Roma, e Socrate, filosofo dell'antica Grecia, siano personaggi storici, cioè realmente esistiti e che le gesta di loro si raccontano siano realmente accadute. Forse tutto ciò è facilmente accettabile perché le loro vite, sia pure importanti nella storia dell'umanità, non sono diventate fulcro di un nuovo modo di concepire la vita e la spinta propulsiva a vivere ogni giornata in modo nuovo. Non ci stupisce cercare notizie sulla vita dì grandi come Augusto o Socrate sui libri di storia. mentre è più difficile riuscire a farlo per Gesù Cristo. Ma chi dice che Gesù Cristo sia realmente esistito? Nessuno di noi, Cristiani o non, può prescindere dal fatto che Gesù sia veramente esistito e che come uomo sia nato inserito in un contesto storico. Se volessimo scoprire qualcosa della sua vita potremmo cominciare con il leggere il Nuovo Testamento poiché questo libro è stato scritto da uomini che hanno vissuto con Gesù e ci offrono la loro diretta testimonianza o da persone che hanno conosciuto Gesù attraverso i racconti delle persone a lui più vicine.

Ma qui può sorgere un dubbio lecito: gli amici di Gesù, quelli che sarebbero poi diventati Cristiani, potrebbero aver inventato tutto ex novo; al giorno d'oggi siamo abituati a vedere gonfiare notizie che si rivelano poi totalmente false.

È per questo importante sapere che esistono fonti non cristiane che ci testimoniano che tra il 30 e il 50 d.C. sono sorte comunità di persone che si dicono seguaci di Gesù di Nazareth, morto giustiziato attorno al 30 d.C. in Palestina, sotto Ponzio Pilato durante l'impero di Tiberio.

Tra queste fonti non Cristiane ci sono quelle di Giuseppe Flavio (37-110 d.C.) di famiglia sacerdotale, storico ebreo, che diceva:

"Ci fu verso questo tempo (30 d. C.) un uomo sapiente chiamato Gesù. La sua condotta era buona ed era stimato per la sua virtù.

E attirò a sé molti Giudei ed anche molti Greci. Pilato lo condannò ad essere crocifisso e a morire. Ma non cessarono di amarlo coloro che da principio lo avevano amato. Essi raccontarono che era apparso loro tre giorni dopo la sua crocifissione e che era vivo. Forse perciò era il Cristo di cui i profeti hanno raccontato tante meraviglie."

(Da una traduzione fatta dal professor Shelomò Pinès dell'Università ebraica di Gerusalemme di un testo che conteneva il testo di Flavio).

Troviamo conferma dell'esistenza dell'uomo Gesù anche negli Annales di Tacito: 

"...Nerone fece passare per colpevoli e sottopose a pene raffinatissime coloro che la plebaglia, detestandoli per le loro vergognose azioni, denominava cristiani. L'autore di questo nome, Cristo, era stato messo a morte sotto l'impero di Tiberio, per ordine del procuratore Ponzio Pilato..."

Ed è anche possibile trovare notizie simili su "Vite dei Cesari" scritte in latino dallo storico Svetonio, nella lettera dell'Imperatore Adriano a Minucio Fundano e da altri scritti di persone che non solo non erano cristiane, ma spesso erano contro i cristiani e quindi non avrebbero avuto nessun interesse a narrare il falso.


 

 

E poi è da persone ragionevoli capire che se questi erano fatti veramente accaduti, di certo questi scritti non sarebbero giunti così fino a noi, senza che arrivassero anche altre notizie contraddittorie.

Ma la fede cristiana non si ferma ai risultati della ricerca storica, ma va infinitamente al di là. Essa afferma che Gesù non è soltanto un grande maestro di vita religiosa, un uomo straordinariamente vicino a Dio ma che, prese una natura umana da Maria di Nazareth, nacque e visse al tempo di Augusto e di Tiberio come vero uomo, morì sulla croce per salvare gli altri uomini, liberandoli dal peccato e dalla morte, dopo tre giorni risorse da morte e ora vive presso Dio quale signore della storia umana.

E noi sappiamo che è la resurrezione che rende quell'uomo, realmente esistito in carne ed ossa, un uomo speciale: il Cristo, il Cristo di cui si aspettava la venuta e di cui si parla nel Vecchio Testamento, quel Cristo per cui molti si faranno uccidere pur di testimoniare la fede in lui.

È proprio la fede nella resurrezione il punto discriminante tra credenti e non credenti.

Da queste testimonianze storiche si può dire che Gesù Cristo è esistito, che era un uomo come tutti noi, che ha vissuto la sua vita in un luogo preciso (in Palestina, circa 2000 anni fa), ma le testimonianze extra - evangeliche non ci dicono nulla di Lui, perché non erano interessate a cosa diceva o faceva, ma solo ad alcune conseguenze, come la nuova presenza nella società romana dei cristiani. Solo i Vangeli, scritti da chi lo ha conosciuto o ha raccolto le dirette testimonianze, possono farci capire che Gesù era il Figlio di Dio, e continuano a tutt'oggi a portare questo messaggio attraverso i secoli.

 Maria Racioppo


 

 Bibliografia:

"Il cristianesimo questo sconosciuto"

Edizione Didaskaleion - Torino

"La civiltà cattolica" Edizione USPI

 

 

 

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