Cerca sul sito:



D
ire che questa è una sto-
ria del Cielo non è affat-
to un eufemismo.
Senza forzature letterarie, prova-
te a scorrere con me questa vicen-
da, che è l'avventura umana di
un piccolo grande uomo di nome
Andrea… partendo da questa
scaletta cronologica:
1970
A
ndrea Sarzenti nasce a
Moncalieri, periferia di
Torino.
La mamma si chiama Anna Rizzi;
una splendida, umile ma decisa
signora, dedita alla casa e all'edu-
cazione dei suoi due figlioli,
Andrea e Raffaele, che gli nascerà
nel 1977; oggi Raffaele è sposato
con Francesca, una scout con la
quale ha fatto un bel cammino e
una robusta crescita in parroc-
chia e nel movimento della
Federazione Italiana Scouts
Cattolici d'Europa.
Il papà: è un uomo tetragonale;
Lino è il suo nome. Lavoratore
che parla poco; fedele fino allo
spasimo alla sua famiglia.
Cattolico senza pretese, ma con
principi piantati nel corpo come
il sistema nervoso.
Andrea, fin dalla nascita si portò
con se l'handicap della distrofia
muscolare, che gli ridurrà al mi-
nimo movimenti importantissimi
come la deambulazione e l'uso
delle braccia e delle mani lascian-
dogli, con un surplus di validità,
le facoltà celebrali unite ad un
magnifico cuore.
A buona ragione Andrea era un
diversamente abile!
Andrea era anche un affermatis-
simo avvocato del foro torinese
ed aveva iniziato un servizio giu-
diziale nel Comune torinese di
Volvera. Tra il 1994 e il 2001 è sta-
to redattore proprio de “Il
Vento”. Era… perché la sua vita
umana si è conclusa con un infar-
to nella notte tra l'8 e il 9 gennaio
2008.
1985
I
l ragazzo aveva compiuto
quindici anni (anche se ne di-
mostrava tre di meno, perché la
sua crescita stentava a stendere le
foglie) quando, sospinto dal nu-
golo di animatori e amici della
sua parrocchia, si fece coraggio (a
dir il vero di coraggio ne aveva in
abbondanza) e accettò di parteci-
pare ad uno di quei "campi estivi
della gioventù" che sono "tempi
forti", per la crescita fisica e spiri-
tuale degli adolescenti preparati
dalla sua Parrocchia. Sono campi
scuola che avviano ad un cammi-
no di vita cristiana, che ha il suo
culmine negli Esercizi Spirituali
(di solito durante le vacanze
Natalizie).
Va subito detto che da quell'an-
no, queste esperienze forti
Andrea non solo non le lascerà
più, ma ne diventerà leader! Poco
più che diciottenne, sarà infatti
un piccolo e grande maestro di
vita, attorniato sempre da mani-
poli di amici che vogliono discu-
tere con lui, ridere ed anche aiu-
tarlo negli spostamenti causa la
sua infermità.
Quel "campo scuola" dell'85 era il
primo di tre esperienze pastorali,
che portano ciascuna un titolo di-
verso e sono veri programmi pe-
dagogici: «impariamo a crescere»
il tema del 1° anno e si rivolge a
soli maschi o sole femmine; «im-
pariamo a crescere insieme» per
il 2° anno ed è composto da quei
maschi e femmine reduci dall'e-
sperienza dell'anno precedente;
infine «impariamo a crescere in-
sieme e per gli altri», dedicato ai
ragazzi e alle ragazze che alla so-
glia dei diciotto anni decidono di
uscire dal guscio e buttarsi al ser-
vizio e all'animazione degli altri
adolescenti della parrocchia…
Ritorniamo subito al campo fati-
dico, quello del primo anno «im-
pariamo a crescere». Si tratta di
12-14 giorni vissuti in alta monta-
gna dove, tra gite, giochi, serate
magistralmente condotte da ani-
matori che arrivano dalle mede-
sime esperienze, al momento
giusto vengono proposti stimoli,
test, discussioni sulle grandi pro-
blematiche dell'età evolutiva.
Un pomeriggio, con gli animato-
ri e il sottoscritto sacerdote, che
funge da padre di famiglia e che
lascia - anzi organizza… - che i
ragazzi esplodano come voglio-
no in quelle discussioni mirate, i
giovani ospiti si cimentavano
sulla questione dell'aborto.
Siamo negli anni del drammatico
referendum che sancirà la liceità
civile dell'aborto, per cui il tema è
carico di attualità e i ragazzi di
allora si impegnavano con pas-
sione, mentre gli animatori cerca-
vano con fatica di mantenere la
discussione sulla giusta rotta…
Paolo
S
i, c'era un ragazzo quindicen-
ne di nome Paolo tra i trenta-
nove adolescenti che discutevano
di aborto.
Paolo si esprimeva con una foga
che superava tutti: era uno dei
difensori della legge 194 per l'
"interruzione di gravidanza",
alias uccisione del feto.
Gli animatori cercavano di con-
trastarlo ma Paolo si apriva il
varco con fendenti senza miseri-
cordia: «Mai e poi mai accetterei
un figlio handicappato: è meglio
che muoia subito piuttosto di sof-
frire per tutta la vita e togliere la
gioia agli altri!».
La frase fu micidiale. Soprattutto
per Andrea, che se ne stava ran-
nicchiato accanto a me e quasi mi
si nascondeva dietro, mentre mi
stringeva stretto la mano intrisa
di sudore: quella fu una coltellata
al cuore che gli impedì di tratte-
nere un irrefrenabile sussulto di
pianto.
Un pianto che fece calare un si-
lenzio irreale su tutta l'assem-
blea. Credo che nessuno riuscisse
a guardarlo, Andrea. Gli occhi di
tutti erano piuttosto su di me che
tacevo. Mi ricordo che tacqui e
quel silenzio, rotto dal gemito del
ragazzo, divenne drammatico.
Soprattutto gli animatori si am-
mutolirono quando si resero con-
to che io non parlavo: non reagi-
vo alle affermazioni di Paolo;
non avviavo un discorso consola-
torio per Andrea e comunque in
difesa della vita. Gli animatori
non osarono "sparare il primo
colpo". Una scena difficile, rotta
dall'improvviso abbraccio ad
Andrea da parte di tutti quanti i
ragazzi. Anche Paolo l'abbracciò.
Finì cosi la "suspense". Solo il
mattino seguente, dopo una sera
segnata da tristezza, la discussio-
Editoriale
2
Una Grande Storia
"Questa pagina web è stata creata come esercizio da Carlo Auricchio, allievo del corso UNI3-Nichelino di Informatica Avanzata"

 


Informativa sull'utilizzo dei cookie.
Questo sito utilizza cookie tecnici, di terze parti e di profilazione (propri e di altri siti) per migliorare la tua esperienza di navigazione. Se vuoi saperne di pił o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui.
Se clicchi su OK oppure chiudi questo banner, acconsenti all'uso dei cookie. Ti ricordiamo che la mancata accettazione dei cookie tecnici potrebbero impedire alcune funzionalitą di questo sito.