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KOHL : IL VANGELO DELLA NUOVA EUROPA
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Un articolo del cancelliere tedesco : le sfide del XXI secolo, la dignità
umana, la pace con tutto il creato
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A partire dalla fine degli Anni 80, si sono avuti in Europa e nel mondo
intero cambiamenti drammatici. Collegati a essi appaiono peraltro opportunità
grandiose. Infatti, malgrado molte difficoltà e varie involuzioni,
il processo di trasformazione nell'Europa centrale e orientale prosegue
e garantisce a questi Paesi un futuro positivo sotto il segno della democrazia,
dello Stato di diritto e dell'economia di mercato. Per noi tedeschi è
soprattutto la riunificazione della nostra patria, avvenuta nella pace
e nella libertà e conseguita con l'approvazione di tutti i nostri
vicini e amici, un motivo di grande gioia e gratitudine.
Nello stesso tempo dobbiamo prepararci a sfide nuove. Non soltanto
in Europa, ma anche tra le varie regioni del mondo aumentano gli stretti
rapporti economici; la globalizzazione dei mercati sta avanzando con crescente
rapidità. La concorrenza internazionale si sta facendo più
intensa. Positivo è il fatto che ne approfittino molti Paesi emergenti,
specialmente dell'Asia e dell'America Latina. Eppure, la trasformazione
strutturale esige da tutti quanti, dappertutto al mondo, una notevole predisposizione
ad adeguatisi ai cambiamenti in corso. Rimane pertanto un compito politico
centrale realizzare questo progresso economico, sociale e tecnologico in
modo tale che esso non abbia a esigere troppo dagli uomini (...)
La persona umana non deve essere strumentalizzata, essa mai deve venire
abbassata a un mero mezzo destinato a scopi estranei. La sorgente più
profonda del nostro convincimento cristiano riguardo alla sua dignità
inalienabile è la fede biblica secondo cui l'uomo è stato
creato a immagine di Dio. Dopo le dolorose esperienze di questo secolo,
con due dittature totalitarie e anticristiane, ben conosciamo gli abissi
che ci minacciano quando l'uomo si erige a padrone della vita e della morte
e quindi pretende di occupare il posto stesso del suo Creatore.
E per questo dobbiamo fare in modo che appunto i più deboli
nella nostra società abbiano a godere della protezione speciale
dello Stato. E qui penso soprattutto ai portatori di handicap sia psichici
che fisici, ma anche ai bambini non ancora nati. Sempre e continuamente
dobbiamo avere il coraggio di chiedere anche nel dibattito pubblico: in
che modo vogliamo mai renderci capaci della conciliazione all'interno e
della pace con tutto il creato, quando d'altro lato vogliamo sottrarre
proprio alla forma più debole della vita umana il nostro amore e
la nostra solidarietà?
Compito del cristiano è quello di adoperarsi sempre e dappertutto
per il rispetto della dignità umana e dei diritti dell'uomo, per
la libertà e per la giustizia come pure per la pacifica convivenza
dei popoli. La difesa dei diritti dell'uomo è e rimane il fondamento
della pace, della sicurezza e della stabilità. Laddove vengono violati
i diritti dell'uomo, vanno perse anzitutto la libertà e quindi la
pace. E tale concetto dell'umanità è un argine efficace contro
tutte le rivendicazioni fondate sulle ideologie della verità e del
potere, contro il fanatismo, contro l’odio e la violenza. L'orientarsi
all’immagine di Gesù costituisce per il cristiano la base migliore
per un responsabile approccio con la libertà, che è contemporaneamente
dono e vocazione.
continua..> |