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Ecco sto alla porta e busso...
(Ap
3,20)
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Quando
m'è stato chiesto di scrivere un articolo "sulla misericordia" per
questa Rivista mi è stato suggerito di esporlo sotto forma soprattutto
di esperienza. Il suggerimento lì per lì mi ha un po' confuso le idee,
ma riflettendoci l'ho trova to giustissimo considerando che ogni esperienza
di misericordia autentica è sostanzialmente un'esperienza cristiana,
o meglio, di Cristo. Perciò ci troviamo di fronte ad esperienze che
più che il loro racconto, |
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sebbene valido, sollecitano un confronto personale su quanto
ne abbiamo assimilato la sostanza lasciandoci permeare dallo Spirito.
Si deve riconoscere che l'esperienza della misericordia divina
risulta particolarmente fruttuosa proprio quando, provocati a
misurarci su Cristo, ritroviamo noi stessi nel realismo della
vita quotidiana, costantemente bisognosi di conversione e di cristificazione.
"(Ecco, sto alla porta e busso...".
Gesù bussa di porta in porta alla ricerca di cuori desiderosi
di offrirsi come alveo e come strumento del suo Amore Misericordioso
per accoglierlo, fruirne, e riversarlo anche su altri fratelli
vicini e lontani. La misericordia è un dono divino gratuito connesso
a un mandato: "Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso)"
(Lc 6,36). In effetti, essere misericordiosi costituisce il modo
di essere cristiano che si esprime con le opere di misericordia
a servizio di tutti, senza discriminazioni .
E sempre LUI che bussa alle nostre porte con una quantità di mani,
per presentarci una quantità inimmaginabile di povertà da sovvenire,
lamentando, con mille voci diverse, fame di pane e di giustizia,
sete di acqua e di verità, necessità di vesti e di dignità ricuperata,
attesa di presenze benevole in circostanze difficili, e talvolta
struggente attesa inconfessata di perdono... Il primo gesto da
compiere per soddisfare a tanti bisogni resta sempre quello di
aprire la porta a Cristo perché entri e rimanga in noi rendendoci
vasi traboccanti di Amore "Dio è Carità" (I Gv 4,16) - anche se
impastati di fragile creta.
Quando la vivremo sarà questa l'esperienza forte della misericordia
da narrare ad altri, perché chi la legga nella nostra vita sia
a sua volta invogliato a farne prova.
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Sr. Maria Noemi Mariacher c.s.t.
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