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PAGINA IN ALLESTIMENTO
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Gocce di speranza Come abbiamo visto dalle pagine
precedenti, tutta una serie di numeri e percentuali spiegano, usando
come chiave di lettura il capitalismo, qual è la situazione dei
Paesi del Terzo Mondo. Sono dati e numeri che rischiano, a volte,
di far dimenticare che dietro a tutto questo, alla fine, ci sono
degli esseri umani che soffrono e portano sulle loro spalle pesi
e dolori causati da scelte fatte da altri. Mi sembra giusto, quindi,
parlare anche di situazioni che quotidianamente vanno controcorrente
portando solidarietà ed aiuti concreti: è il caso di Claudio Tomatis
che ha pagato con la propria vita il suo impegno come laico a favore
delle popolazioni più povere del Kenya e della comunità "Nyumbani"
(sempre in Kenya) che accoglie bambini che sono sia orfani che malati
di AIDS. Orizzonti di libertà Claudio Tomatis era nato a Fossano,
in provincia di Cuneo, il 22 settembre 1953. E' stato uno tra i
primi viaggiatori del cuneese ad abbracciare il mondo attraverso
l'incontro cercato, la conoscenza di chi lo popola. Meta privilegiata
dei suoi viaggi era l'Africa. Paese nel quale ha vissuto esperienze
profonde ed intense, tali da segnare per sempre il suo modo di vedere
la vita. Coltiva con inesauribile entusiasmo numerosi altri interessi
e passioni, quali la fotografia, lo scrivere libri a carattere antropologico
ed etnografico e la musica, che egli amava nella sua espressione
più pura e profonda. Aveva infatti conseguito il diploma in organo
e composizione presso il Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Torino
ed era organista della Cattedrale di Fossano. Di lui rimane la dolcezza
delle sue immagini del mondo, L'intensità delle descrizioni, oggetto
dei sui articoli e dei suoi libri, che sanno parlare al cuore, la
costante attenzione ai bisogni degli altri e soprattutto la profonda
sensibilità che, attraverso la musica che sapeva trarre dalle tastiere
dell'organo, avvolgeva ogni fibra del suo essere. Claudio era "cittadino
del mondo", dove amava camminare a passo d'uomo e non tecnologico,
sicuro che l'uomo e solo l'uomo può incontrarsi con la vera essenza
delle cose. Tra le numerose iniziative a cui si è dedicato, nella
sua breve ma intensa esistenza è doveroso ricordare l'opera di restauro
del prestigioso organo della Cattedrale di Fossano. A lui dobbiamo
"Traveller", ciclo di serate con il quale portava l'universo dell'altro
e dell'altrove a contatto con la nostra realtà di provincia. Era
fiero di essere citato quale "viaggiatore" proprio perchè il viaggiatore,
a differenza del turista, non "fa un viaggio", ma viene a sua volta
fatto, plasmato dal viaggio stesso. Ci piace ricordarlo così, con
lo sguardo sognante e perso in un orizzonte lontano, con quella
immediatezza nel raccontarsi che lo faceva apparire come un grande
viaggiatore ottocentesco, un romantico figlio di un'epoca alla quale
non apparteneva. L'associazione "Orizzonti di libertà" è stata costituita
con lo scopo di mantenere vivo il ricordo di Claudio Tomatis tra
i suoi concittadini e tra gli amici che, in diverse occasioni, l'avevano
conosciuto e frequentato ed inoltre per portare avanti le iniziative
umanitarie da lui avviate in Kenya, tese a garantire la scolarizzazione
di bambini e ragazzi, prima fra tutte quella relativa alla salvaguardia
della Scuola Primaria per i bambini del villaggio El-Molo, situato
sulle rive del Laoo Turkana, nel nord del paese. La scuola era stata
costruita ed ave va iniziato la sua attività grazie anche ad un
lavoro di ricerca e ad una raccolta di fondi intrapresa da insegnanti
e studenti del Liceo Scientifico "G. Ancina" di Fossano. Il loro
impegno aveva consentito a 23 bambini del villaggio di iniziare
la frequenza dell'anno scolastico 1998/1999. L'istruzione in Kenya,
come in quasi tutti i paesi del cosiddetto Terzo Mondo, non è gratuita
e per le famiglie El-Molo è davvero impensabile poter provvedere
alle spese scolastiche per i loro figli, dal momento che tutta la
Tribù vive in condizioni di seria povertà. Con il denaro proveniente
da diverse donazioni, l'associazione sarà in grado di consentire
a tutti i 50 bambini del villaggio, in età scolare, di poter frequentare
la scuola già dall'inizio del prossimo anno. Inoltre l'associazione
sta garantendo l'istruzione ad un ragazzo di Marsabit e di una ragazza
di Nairobi che frequentano le superiori e di una bimba sempre di
Nairobi che ha iniziato l'asilo quest'anno. Per sapeme di più, contattare
l'associazione "Orizzonti di libertà" via Garibaldi 27 - 12045 Fossano
(Cuneo)Tel. 0172-635270 - 635766 Nyubani: una casa per gli angeli
Nyumbani (che significa "casa" in lingua swahili) si trova a Karen
alle porte della città di Nairobi (Kenya). La comunità è stata fondata
dal padre gesuita Angelo D'Agostino (americano ma nato da genitori
italiani emigrati a Washington). Padre Angelo faceva lo psichiatra.
Prima anche il pilota in Vietnam. Poi in Kenya venti bambini al
qiorno hanno cominciato a morire di Aids. Morivano soli, abbandonati
dai genitori e da tutti. Il Padre allora decise di costruire per
loro una casa dove potessero vivere e morire con dignità. Oggi con
l'aiuto di comunità americane, giapponesi e italiane, Nyumbany accoglie
70 bambini con l'AIDS. I bambini sono accuditi e amati. Ognuno ha
la sua stanza e la sua scuola. D. Padre perché ha fatto una scelta
così coraggiosa? R. Non c'è coraggio. E che non c'era scelta; provi
a vivere qui: i bimbi malati li abbandonano legati come animali
agli alberi, in fondo alle fogne, li picchiano, li umiliano... Sono
vecchio, controllo le emozioni. Davanti a loro ho capito che l'ultima
cosa che invecchia è il cuore. Ma questi bimbi sono condannati...
e a maggior ragione bisogna amarli! Mi dicono tutti che sono pazzo,
che mi spreco tanto per piccoli che moriranno, perché non per quelli
che devono vivere? Perché devo dare a queste piccole esistenze vite
piene, belle, indimenticabili. Come cento, come mille vite, capisce?
La vita di un bimbo normale dura dieci anni, quattordici, poi comincia
l'adolescenza; quella dei miei figli dura un anno, due, ma vale
vent'anni. D. Ma i bimbi sanno che devono morire. non è terribile?
R. Li prepariamo tutti i giomi, con amore e verità su misura per
bambini. I miei figli credono in Dio, sanno che quando voleranno
in Cielo lì non ci saranno più malattie né febbre né iniezioni.
Un anno fa ho portato Charlie dal Papa. In aereo in mezzo alle nuvole
mi ha chiesto: "Daddy, è così il Paradiso?", "No" gli ho risposto
"è più bello, più azzurro". E lui, mi creda, era felice. Poi li
guardi i miei bambini, non sono tristi, è come se qual cosa di più
grande li tenesse sospesi davanti alla realtà. I miei bambini sono
davvero Angeli. D. E lei come si prepa ra alla loro morte? R. Non
mipreparo, ogni volta che muore un bambino muoio un po' anch'io.
Chi volesse avere maggiori informazioni può contattare il sito Internet:
www.Nyumbani.com |
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